Probabilmente ognuno di noi ha almeno un frammento del famigerato scheletro nell’armadio, perché, in caso contrario, ci siederemmo su una nuvola come angeli paffuti e suoneremmo l’arpa mangiando una torta al cioccolato o faremmo comunque cose carine.
Invece viviamo la vita, più o meno consapevole, litigando, amando, assillando, pianificando, tramando,
meditando ecc.
Siamo più o meno soddisfatti, finché tutto ‘va bene‘. Se le nostre aspettative non vengono soddisfatte, tutto ci appare un po‘ diverso.
Frasi banali come
Cosa ho fatto di sbagliato…
Questa è la punizione per…
Perché sempre io, è cosi ingiusto…
ci colmano la testa.
Questo atteggiamento può avere conseguenze fatali costringendoci ad un ruolo vittimistico, la cui portata raramente riconosciamo.
Il fatto è che più ci identifichiamo con questi schemi, più li immettiamo nella nostra vita in un susseguirsi di disgrazie.
Le azioni come i pensieri creano il nostro mondo e si manifestano nelle nostre vite.
Cosa sto cercando di dire?
É tempo di assumersi le proprie responsabilità e differenziare non solo la spazzatura visibile ma anche quella invisibile, cioè mentale. Per me l’eredità più preziosa per i nostri discendenti.
Ma come fare? Ad essere onesta non lo so esattamente… sto acquisendo esperienza e poiché ognuno di noi ha una percezione propria del Mondo, ognuno di noi dovrebbe trovare la propria strada. Personalmente avere coscienza che ogni respiro di vita è fresco e che il cambiamento può accadere ogni momento, mi aiuta molto.
Potrebbe essere un buon inizio. Arriverà un momento dove vorrò sedermi su una nuvola viola con la coscienza pulita e fare uno spuntino con una bella fetta di torta al cioccolato con extra noci, sapendo benissimo che nel mio armadio non ci sono frammenti di nessuno scheletro.
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